Freddie Mercury (1946-1991, vero nome Farrokh Bulsara), Brian May (1947), Roger Meddows-Taylor (1949) e John Deacon (1951) danno il via alla storia del Queen nel 1971. In più di quarant'anni, di cui venti senza il leader scomparso nel 1991, la band ha incarnato ogni sfaccettatura del Rock, dal Glam alla Disco, diventando una delle più popolari di sempre: capace di dividere pubblico e critica. Chi li ha amati, chi li ha respinti e rimossi, per la vena spesso retorica, ridondante, prolissa delle loro composizioni. I Queen sono considerati una delle migliori live band di tutti i tempi e si stima che abbia venduto oltre 350 milioni di dischi. Dopo la morte di Mercury si assiste a un fiorire di ristampe e riedizioni, ma anche al prosieguo delle attività: la più significativa vede l'ingresso del cantante Paul Rodgers, ex Free, molto discussa e criticata dai fan delle origini.
Col gruppo sull'orlo dello scioglimento, arriva nei negozi A Kind Of Magic, e i Queen – dati per morti anche artisticamente – tornano in classifica con One Vision e la title track. Da cosa deriva il successo di questo disco? Semplice, dal fatto che i Queen hanno riconquistato il mondo dal vivo partecipando a Live Aid nell'85. Sulla scia di quella leggendaria esibizione scatta l'operazione di marketing, che riesce perfettamente. Di nuovo sul tetto del mondo.