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Glory days - Bruce Springsteen "video con testo originale e traduzione simultanea"



 Nessuno ha raccontato l'America al popolo Rock meglio di Bruce Springsteen (1949). Natio del New Jersey, spirito randagio cresciuto nel mito di Dylan e di Elvis, distilla la sua fame di vita e il suo occhio indagatore in una serie di album di crescente successo. I lavori che vanno dal 1975 al 1980 ne fanno una sorta di salvatore in un periodo di crisi del Rock “classico”. Assemblato e rifinito il gruppo che l'accompagna, la celebre E Street Band, va all'assalto dell'Europa, che conquista definitivamente col Rock muscolare di Born In The U.S.A. È il nuovo “eroe della classe operaia” e più che fan, fa proseliti. Le sue esibizioni sono epopee di oltre tre ore. I suoi concerti racchiudono la promessa di fuga verso un'esistenza migliore. Nel suo repertorio s'agitano la memoria di Chuck Berry, il romanticismo di Roy Orbison e la protesta di Woody Guthrie, miscelati con uno spirito compassionevole e una carica d'umanità senza pari. A partire dagli anni 90 alterna dischi Rock col gruppo a progetti diversi, spesso e volentieri legati alle radici Folk. Ha venduto oltre 120 milioni di dischi e vinto 20 Grammy e un Oscar, ma la sua influenza va persino oltre questi dati. Il popolo degli “springsteeniani” lo segue di concerto in concerto. Lui li ripaga con esibizioni sempre diverse, vitali, gioiose. Una autentica “living legend”.

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